27 Apr 2018
04 Mar 2020
La dieta BARF “Biological appropriate raw food”, cioè Cibo Crudo Biologicamente Appropriato, prevede appunto la somministrazione di cibo crudo a cani, gatti e altri animali carnivori. È una pratica sempre più diffusa e una valida alternativa nutrizionale agli alimenti secchi o in lattina. Attualmente non vi sono evidenze scientifiche sulla loro qualità e sui loro benefici, mentre è documentato il rischio a squilibri nutrizionali, quali sovra dosaggi minerali o vitaminici, oltre che proteici. La convinzione del naturale è meglio può essere insidiosa, particolarmente nelle diete casalinghe fai da te. Il Medico Veterinario deve consapevolmente guidare il proprietario all’uso corretto di questa preziosa alternativa nutrizionale.
Le principali motivazioni che inducono i proprietari a scegliere una dieta BARF sono:
Attualmente non vi sono evidenze scientifiche che provano una correlazione fra diete commerciali e patologie animali, ma è evidente che l’attuale norma di legge sull’etichettatura degli alimenti quali crocchette o lattine di carne è carente. Non sempre è chiaro quali sia la percentuale dei vari componenti, l’origine degli stessi.
Gli alimenti utilizzati si compongono prevalentemente di:
Bisogna sapere che i prodotti utilizzati sono per la maggioranza di categoria 3, per legge non richiedono l’uso obbligatorio della refrigerazione, purché lavorati entro le 24 ore. È noto, che le frattaglie si deteriorino più facilmente, l’aggressione e la moltiplicazi0ne dei germi patogeni è più rapida rispetto agli alimenti venduti dopo trattamento termico (Crocchette e Lattine), con possibili alti livelli di contaminazione e deterioramento microbico e parassitologico sui prodotti acquistati. L’uso di antibiotici negli allevamenti, fenomeno ben conosciuto, può portare a fonti di contaminazione da parte di ceppi resistenti, quali Salmonella, Enterobacter ed E. Coli. Il mancato trattamento termico finale (cottura), unitamente al fatto che l’animale può non consumare immediatamente il pasto e deteriorarsi ulteriormente con le alte temperature stagionali, aumenta il rischio di tossinfezioni alimentari.
La produzione di alimenti crudi destinati ad animali da compagnia è regolata da norme comunitarie:
Lo stesso per quanto riguarda l’etichettatura, i requisiti microbiologici di trasporto e tracciabilità:
Gli alimenti, acquistati congelati, refrigerati o semplicemente assemblati dallo stesso proprietario debbono essere di assoluta qualità e la formulazione dei vari componenti deve essere fatta da un Medico Veterinario nutrizionista onde evitare carenze o eccessi nutrizionali. Le diete devono essere bilanciate tenendo conto della specie, razza, età, attività fisica e condizioni ambientali dove vive l’animale, non è pensabile fare una dieta adattabile a tutti o una dieta che duri per tutta la vita. È opportuno eseguire esami sierologici generali che ci indichino eventuali patologie o carenze nutrizionali, prima della somministrazione della dieta BARF e controlli semestrali. Gli alimenti della dieta devono essere di facile reperibilità e disponibili sempre durante tutto l’anno. La preparazione deve essere di facile esecuzione come pure la somministrazione, che deve essere fatta in ciotole metalliche facili da pulire dopo l’uso. Consiglio di somministrare il cibo solo in nostra presenza e verificare il completo consumo del pasto.