27 Feb 2020
12 Set 2019
L’uso degli antiparassitari dovrebbe essere fatto con regolarità anche nei mesi invernali, la riproduzione di pulci e zecche avviene anche nei mesi freddi, seppur con meno intensità. La scelta sbagliata di non usare gli antiparassitari ai primi freddi è la principale causa della diffusione dei parassiti. Dobbiamo ricordare che sebbene vi sia un’esplosione dei parassiti con l’inizio della bella stagione e le conseguenti temperature miti, questi non smettono di riprodursi d’inverno con il freddo. Non ha importanza quale antiparassitario si usi: collare, fiala fra le scapole, compressa o altro, l’importante è non interrompere mai la prevenzione.
Gli inverni sempre più miti, permettono a tutte le specie parassitarie di riprodursi con maggiore facilità replicandosi in tempi più brevi, aumentando esponenzialmente la carica parassitaria. Dobbiamo sapere che bastano pochi gradi in aumento più, per far riprodurre un parassita in tempi dimezzati.
L’aumento della popolazione pets (cani, gatti, conigli e… altro) in ambiente urbano (vi è una crescita esponenziale) deve obbligare tutti ad un più attento controllo antiparassitario, la collettività dovrebbe pretendere che i proprietari richiesta debbono esibire la documentazione di avvenuto trattamento, così come più richiesto dai canili, dlle dogane di transito e in linea generale da chi detiene in pensione animali a fini di lucro. Se in un ambiente urbano, strade o giardini comunali, circolano liberamente pets senza alcuna prevenzione, questi, sono certamente rischio di infestazione, per altri, uomo compreso. E inconcepibile che nei giardini pubblici dove i bambini giocano a terra vi sia la presenza di animali senza documentazione. Viviamo un paradosso; gli animali da reddito, che vivono lontani dalla maggioranza delle persone, sono continuamente monitorati e controllati dagli esperti dell’Azienda Sanitaria Locale ai fini di una tutela della salute pubblica. Gli animali d’affezione, portatori anch’essi di svariate zoonosi (malattie trasmissibili all’uomo) purtroppo sono esenti da qualsiasi obbligo prevenzione sanitaria, anche della più banale trattamento antiparassitario.